La Chiesa di San Nicola Ustunci, una delle più antiche di Catanzaro, ha una storia ricca di avvenimenti e ristrutturazioni nel corso dei secoli.
La chiesa fu fondata da un contadino di Catanzaro originario di Morano Calabro, secondo quanto riportato da Luise Gariano. La denominazione “Ustunci” o “de Rustunci” potrebbe derivare da un termine dialettale locale.
L’attributo delle Donne le è stato conferito in virtù del fatto che san Nicola è considerato protettore delle donne in età da marito. Questo attributo risale a un episodio curioso in cui san Nicola intervenne per salvare tre ragazze il cui padre, in miseria, aveva pensato di farle prostituire per mancanza di dote. San Nicola, venuto a conoscenza della situazione, aiutò le ragazze gettando oro attraverso le finestre per tre notti consecutive, risolvendo così la loro difficile situazione.
La chiesa, costruita in epoca medievale, ha subito vari interventi di ristrutturazione nel corso dei secoli. Nel 1904, furono eseguiti i primi lavori per riparare i danni causati dai terremoti del 1783 e del 1832. Successivamente, nel 1933 e nel 1950, furono effettuati lavori di abbellimento che conferirono all’edificio l’aspetto neoclassico sia all’interno che all’esterno.
Durante i lavori di restauro, venne scoperto un portale svevo laterale con arco a sesto acuto in pietra, visibile dall’interno della chiesa. Sulla facciata principale furono individuate tracce linguistiche risalenti all’epoca della fondazione.
L’interno è caratterizzato da un’aula unica che termina con una profonda abside illuminata da una monofora a sesto acuto. Sull’intradosso dell’abside sono presenti tracce di pitture risalenti all’epoca della fondazione, mentre la calotta è decorata con affreschi a trompe-l’œil.
La volta a padiglione sovrastante l’aula presenta al centro un’immagine di san Nicola con i suoi attributi iconografici. All’interno della chiesa si trovano anche diverse opere d’arte, tra cui le statue di san Nicola, dell’Addolorata, di san Giuseppe e del Sacro Cuore di Gesù, oltre a un crocifisso risalente al XVII secolo.