Nel XV secolo, un gruppo di facoltosi cittadini calabresi fondò a Catanzaro il Monte della Misericordia, un’organizzazione dedicata alla raccolta di fondi destinati alle spese funebri, stabilendo la sua sede in uno dei locali della Chiesa di Santa Maria del Mezzogiorno. Tale istituzione, inizialmente fondata, si consolidò ulteriormente grazie a un generoso lascito di Francesco Susanna e all’arrivo dei gesuiti a Catanzaro nel 1560.
Nel 1630, fu acquisito Palazzo Morano, all’interno del quale venne istituito un oratorio dedicato alle Anime del Purgatorio. Inizialmente affidato a don Ignazio Marincola, dal 1885 passò sotto la gestione dei Cappuccini. Nel 1715, nel giardino del palazzo, ebbero inizio i lavori per la costruzione della chiesa, che fu completata e consacrata il 25 maggio 1739 sotto l’episcopato di Ottavio Del Pozzo.
Con una bolla del 30 aprile 1892, emanata dal vescovo di Catanzaro Bernardo De Riso, i cappuccini ottennero la completa gestione della chiesa. Il 4 novembre 1924, in presenza del vescovo Giovanni Fiorentini e di rappresentanti del Governo, furono collocate sulla facciata due lapidi commemorative con i nomi dei 178 caduti catanzaresi durante la Prima guerra mondiale.
La facciata, con un portale del 1728 in stile tardo barocco, attribuito a maestranze roglianesi, è decorata con merletti di pietra e sovrastata da una nicchia con una statua della Madonna, oltre la quale si erge un grande finestrone coronato da un teschio entro una conchiglia.
La chiesa, a pianta a croce greca inscritta in un quadrato, presenta quattro cappelle laterali, due delle quali compongono il transetto e erano originariamente dedicate all’Immacolata Concezione, san Filippo Neri, san Francesco d’Assisi e sant’Antonio di Padova.
La cupola, eretta nel 1769 senza tamburo, è ornata internamente da un quadro raffigurante san Filippo Neri con gli evangelisti, opera di Giovanni Spadea del 1796. Nel presbiterio, l’altare dedicato alle Anime del Purgatorio è sovrastato da un fastigio con un dipinto sulla Santissima Trinità con la Madonna e le anime purganti.
Tra le opere d’arte degne di nota, si annoverano paramenti sacri e tessuti di origine catanzarese, damaschi del XVIII secolo e un’importante pala d’altare realizzata da Giovanni del Prete nel 1642, raffigurante la Madonna degli Angeli tra san Bonaventura, san Francesco d’Assisi e san Michele